mercoledì 9 luglio 2014

La canzone della LIBERTA'

Ho visto apparecchiare un tavolo con la Bandiera Italiana e appoggiarci persino una torta con una scritta discutibile. Le mie rimostranze non hanno sortito alcun effetto; una lacrima è rimasta incagliata nelle congiuntive già provate da allergeni cattivi.

Mio nonno Archimede scrisse questa poesia molti anni fa, ed io che sono cresciuta nella sua stanzetta a pane olio e un po' di storia del Risorgimento voglio condividerla con voi.

LA CANZONE DELLA LIBERTA' di nonno Archimede detto Colombo

Sorge il sole nel mattino giocondo,
l'amor di patria fratelli, si deve abbracciare
si eleva dal petto il respiro profondo,
libertà, libertà si deve cantare. 

Tu Italia, sacra ai figli e agli intelletti,
madre diletta di virtù di bene,
bel paese dei cuori diletti,
porti la libertà che ne conviene. 

Ciao Patria bella dai monti ameni
adorata nazione per i nostri beni,
ogni cuore a te si presta 
per tenerti unita Italia nostra. 

Italia sacra, adornata della tua bandiera,
nell'ora del bisogno per te sarò martire,
per quel vessillo nazionale che ti rende fiera
io mi farò tempesta per difendere il tuo tricolore.

2 commenti:

bricolo-chic ha detto...

Mio nonno, che non conobbi, non era un poeta ma fu un antifascista e si bevve anche un bel po' di olio di ricino. Peró che quando c'é l'inno si deve smettere di mangiare e ci si deve alzare in piedi in qualche modo me lo ha trasmesso ...

Dai non essere troppo intransigente con chi é capitato con nonni diversi dai nostri

wonder perlina ha detto...

Cercherò di smussare il mio lato integralista. Sarà dura!