venerdì 16 gennaio 2015

Velatamente ma neppure troppo...

"Cime tempestose" è l'ufficio che ispira questo post.

In questi giorni più che in altri periodi, l'ufficio di cime tempestose è simile alla brughiera ventosa dello Yorkshire in cui è ambientato il romanzo di Emily Bronte. E' un ufficio  accogliente e passionale ma controverso: amico e cupo contemporaneamente.

A "cime tempestose" spira spesso il vento del nord, quel vento che ti spettina, ti pervade e ti gela e che ogni tanto si placa  per diventare tiepido; ti scalda quando vuole, perché quel vento lì è capace di grandi cose.

Wonder  ha sentito parlare della tempesta che imperversa da quelle cime e che arriva in ogni dove, che raggiunge  persino  Sgobbonia e si chiede spesso se non sia il caso per cime tempestose di poter nuovamente emanare quel tepore avvolgente che distingueva quel posto lì da mille altri uffici perché è convinta che i luoghi di lavoro per chi lavora con integrità e dedizione possano essere rassicuranti e accoglienti. Wonder vorrebbe con forza che così fosse.

A preso da Cathy alias wp.
 

2 commenti:

bricolo-chic ha detto...

Ahahahahahaha sei troppo forte!
Certo se da quelle parti ci fosse un bell'Heathcliff che fa un massaggino alle spalle, invece che branchi di sanguisughe di ogni età e nazionalitá , anche l'erica piú rinseccolita riprenderebbe vitalitá!

Dai dai le giornate si stanno allungando, il ventaccio si placherá prima o poi

wonder perlina ha detto...

Ah beh! Ci manca solo che si materializzi Heathcliff il vendicativo e a cime tempestose non manca altro!!!