domenica 20 settembre 2009

il cervellone


Sono cresciuta con un amico cervellone, laureato in ingegneria aerospaziale e chiaramente fuggito all'estero in una mega azienda: Airbus per la precisione e l'estero è la Germania. Fu lui a presentarmi in un pub colui che più tardi diventò mio marito e fu lui che non potè venire al mio matrimonio perché troppo impegnato nella costruzione dell'aereo più grande del mondo: l'A380.


Stamane ho rivisto i genitori del cervellone e commossi mi hanno parlato della casa del figliolo prodigio, del prestigio di cui si possono vantare nell'avere dato alla luce un genio della costruzione. Il papà emozionato mi ha detto: "non sai che ufficio ha il mio bambino, ha persino due computer!" Sorridendo ho condiviso quella emozione e la gioia di sapere che un amico si è stra-realizzato, con rammarico pensò a quanto è costato a noi italiani farlo studiare a "La Sapienza" di Roma per poi lasciarlo andare.....


In verità, se in questo preciso momento potessi farti una domandina, caro il mio amichetto, ti chiederei cosa è veramente successo a quell'airbus 330 dell'air france ma siccome ti conosco mi diresti: "non posso dirlo neppure a te"!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sei una grande: i mgs che ci sono tra le righe di wuesto testo mi fanno sentire fortunata di conoscerti più del solito, se possibile. Tì

wonder perlina ha detto...

Ciao Ti, magari più avanti parlerò della mia amica economista pazza con cui ho condiviso la mia adolescenza e della quale sono orgogliosissima. Piero per me è un grande amico, purtroppo ora solo a distanza....